Il sito proprio non ce la fa a tenere conto di quante attività, manifestazioni, incontri ed esperienze si susseguono fra le stanze di “casa nostra”. Se non fossi un acerrimo nemico degli elenchi che fanno solo vedere in superficie la ricchezza di questi giorni potrei dire così:
incontro con lo scrittore di “Roma Escape” (Mondadori) in quinta, Messa di Natale con don Mattia e fr Stefano, festa di bambini e genitori all’infanzia, incontro alle medie con l’avvocata Eleonora e l’esperto Fabio sulla violenza di genere, visite graditissime dei nostri alunni della terza dell’anno scorso, scambio di auguri con le classi della primaria, Natale nel mondo con la maestra Piera D’Isanto, pizzata con ex alunni, concerto, riuscitissimo, al san Leone Magno per l’unità delle scuole mariste, Matilda sei mitica alla primaria, la storia di Scrooge in inglese, il Grinch all’infanzia. Questo negli ultimi sei giorni…
Ma, lo ribadisco, non sopporto gli elenchi e la mania di aggiungere titoli a titoli…. 🙂
E allora almeno su un piccolo aspetto dei molti appuntamenti di questi giorni vorrei attirare l’attenzione. La prendo un po’ alla larga: ottocento anni fa’ a san Francesco, in un paesino in provincia di Rieti, è venuta l’idea di inventare il presepe…e da allora la fantasia degli artisti e la fede dei cristiani non ha mai smesso di concentrare il proprio sguardo su animali, case e persone della notte di Natale. E sul Bimbetto, chiaro. E’ stata un’invenzione geniale, perché se è vero che la festa più importante dei cristiani è la Pasqua, in quanto nascere è un’esperienza abbastanza comune, risorgere è un po’ più singolare…Colui che secondo i cristiani ci apre la strada della vita nella sua forma più intensa, prima di morire per noi…è nato, è stato allattato da Maria, ne ha passate un po’ di tutti i colori fra magi, pastori, Erode e cugini strampalati. Per questo costruire, allestire, inventare presepi sulla Notte Santa è un’attività che piace tanto, almeno a dicembre.
Noi al Pio possediamo un presepe spettacolare, costruito nel 1985 dal padre di due alunni (Maurizio e Pietro), il signor Gaspare Nicastro. Non ho idea di chi sia, ma se qualcuno lo dovesse conoscere, lui o i figli, gli dica che la nostra ammirazione per la sua opera è ancora grande, almeno quanto gli “Ooooh” dei bambini che lo vedono per la prima volta.
Pur senza poter competere con quell’opera maestosa e magnifica, la docente di matematica e scienze, la professoressa Marta Spallaccini, ha avuto l’idea di sfidare i ragazzi delle tre classi medie a costruire un presepio loro, come avessero voluto, liberamente, Bene, i risultati molti di voi li hanno visti sui tavoli della hall i due ultimi giorni di scuola: 14 presepi uno più bello ed originale dell’altro. Veramente difficile per i prof delle medie dare un voto ad un solo manufatto. Tutti originali, personalizzati, fatti in casa, forse anche con qualche aiuto di papà e mamme volenterosi. Certo, c’è stata una vincitrice, Aurora Mariella, seconda media, ma non ce ne era nessuno sciatto, o tristemente copiato, Va detto un bravi a tutti quanti: ai ragazzi che si sono cimentati presepisti, ad Aurora che ha vinto, alla prof Marta che ha avuto una bella idea che spero non finisca qui…Pronti per la prossima edizione 2024? Lo sappiamo Gesù non nasce una volta sola, anzi, più i nostri occhi diventano stanchi e affannati, più c’è bisogno che rinasca, come ottocento anni fa, come duemila anni fa.

